Privacy in ambito sportivo: 6 ragioni per puntare all’oro

Articolo scritto da Fabio Marinello

Se operi all’interno di un’organizzazione sportiva, e il solo sentir pronunciare la parola “privacy” ti dà una sensazione di stanchezza fisica come se avessi appena corso una mezza maratona… ebbene, con metodo e allenamento, risultati migliori non tarderanno ad arrivare.

Tutte le realtà sportive, d’altronde, dalla piccola associazione fino alla Federazione Nazionale, dal 2018 sono indistintamente soggette alla normativa sul trattamento dei dati personali (“GDPR”).

Ma il più grande errore è quello di pensare che il rispetto del GDPR serva “solo” ad evitare sanzioni. Un efficace adeguamento alla norma dovrebbe esser preso come l’occasione di comprendere pienamente la quantità di dati che si hanno tra le mani, per riuscire a valorizzare questo patrimonio informativo.

Ma per sfruttare al meglio le proprie banche dati, rendere più efficaci le attività promozionali, implementare tecnologie innovative, avviare importanti collaborazioni con nuovi partner… il presupposto sarà sempre quello di aver già soddisfatto tutti i principi di trattamento dei dati personali. Ecco perché, proprio nel mondo dello sport, è quanto mai fondamentale essere consapevoli dell’importanza di gestirli correttamente.

Sport è divertimento e partecipazione sociale

Tutto ciò che riguarda lo sport ruota inevitabilmente intorno al ruolo delle persone che animano il settore sportivo a svariati livelli. Che sia vissuto in forma amatoriale, professionale o semi-professionale, infatti, sono molti gli attori danno vita al mondo dello sport, partecipando non solo in qualità di atleti, ma anche di allenatori, tecnici, osservatori, medici, organizzatori di eventi, tifosi e supporter, sponsor, giornalisti e comunicatori, ecc.

In un mondo che vive pienamente dell’attività di così tante persone, il trattamento di dati personali regolato dal “GDPR” diventa una costante di sottofondo, che può iniziare, ad esempio, con la mera compilazione di un modulo per l’iscrizione in un’associazione, o nell’istante in cui si indossa quel nuovo braccialetto “per registrare la frequenza cardiaca”.

Sport è salute e benessere

Il GDPR impone attenzioni più marcate per i trattamenti delle c.d. categorie particolari di dati personali. E l’abbondante presenza di dati sanitari e dati biometrici solleva importanti responsabilità per le organizzazioni sportive, così come per le aziende impegnate nello sviluppo di tecnologie e servizi a supporto degli sportivi.

Gli esempi sono trasversali e le criticità crescono esponenzialmente all’aumentare delle dimensioni dell’organizzazione: certificazione di idoneità alla pratica sportiva agonistica, tutela della salute degli atleti e gestione di infortuni, attività di ricerca biometrica, biomeccanica e scientifica, accertamenti doping, verifiche sull’identità di genere e iper-androgenismo, analisi genetiche a scopo predittivo, classificazione degli atleti nelle discipline paralimpiche… sono molte, e saranno sempre di più, le attività del mondo sportivo focalizzate sul trattamento di dati particolarmente sensibili.

Sport è lavoro e competizione

Diritto dei lavoratori e diritto alla privacy viaggiano spesso in tandem. Nel mondo dello sport, le sfide che originano dall’insieme di queste discipline possono risultare complesse: le società sportive professionistiche, ragionevolmente interessate a profilare i propri atleti, raccogliendone dati in maniera massiva, rischiano infatti di oltrepassare i confini (sempre più sfumati) della vita professionale. Diventa quindi fondamentale bilanciare gli interessi in gioco, stabilire condizioni di lavoro chiare, ed evitare trattamenti illeciti o situazioni di ambiguità.

L’inestimabile valore fornito dalle informazioni sugli atleti, poi, deve accendere i riflettori sulla necessità della loro salvaguardia. L’esfiltrazione di informazioni, magari durante la contrattazione di un giocatore con un’altra squadra, può costare molto cara…

Sport è educazione e formazione

Un tratto comune a molti progetti sportivi riguarda il coinvolgimento dei più giovani. Spesso, è proprio da queste iniziative che si riscontrano i più grandi successi sul lungo termine. Così, il trattamento di dati personali di minori in ambito sportivo è spesso la regola, più che l’eccezione. E la protezione delle informazioni dei più giovani dev’essere una regola ancor più ferrea, soprattutto se si considera che il GDPR contiene disposizioni fondamentali in materia di trattamento di dati personali dei minori, i quali “meritano una specifica protezione […], in quanto possono essere meno consapevoli dei rischi, delle conseguenze e delle misure di salvaguardia interessate nonché dei loro diritti […]”.

Sport è immagine e comunicazione

Questo punto solleva altre questioni particolarmente critiche, soprattutto quando si lega al precedente: non è infrequente, infatti, che le immagini dei minori siano diffuse dalle organizzazioni sportive attraverso i loro siti internet e pagine social, spesso trascurando gli obblighi imposti dalla legge sul diritto d’autore che richiede il coinvolgimento di chi esercita la potestà genitoriale.

Ma il tema delle immagini personali è delicato di per sé. Dopotutto, il mondo dello sport vive anche della narrazione, della pubblicazione e della condivisione di quelle storie di vita sportiva che, appassionando il pubblico, sono spesso un canale vincente per veicolare iniziative commerciali, di marketing, di business.

Sport è tecnologia e innovazione

Il progresso tecnologico è incessante e lo sport stesso ha un ruolo da protagonista per l’innovazione. La tecnologia è già ampiamente sfruttata nel mondo dello sport: qualche esempio? Gli strumenti di supporto a valutazioni e decisioni dei giudici di gara (es. VAR), sensori e wearables per la misurazione e l’analisi delle prestazioni sportive e le condizioni di salute degli atleti, il web che viene sfruttato per facilitare i rapporti tra atleti, squadre, pubblico.

Il futuro, poi, vedrà con ogni probabilità imporsi sistemi di Intelligenza Artificiale che saranno utilizzati per ottimizzare tutte queste attività, e non solo. Il corretto trattamento dei dati personali, ancora una volta, rappresenterà il fondamento per la buona riuscita di questi progetti.

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